lunedì 22 giugno 2015

Ventuno giorni

Come avrete capito da titolo (originale come pochi) mancano solo ventuno giorni alla fatidica partenza, alla Partenza con la P maiuscola. Perché sì, questa è La Partenza.

Mi sono accorta che in tutto questo tempo non vi ho nominato nè il posto in cui vado a finire, nè la famiglia che ha deciso (chissà come mai...) di ospitarmi.
A differenza di molti ragazzi che ricevono informazioni sul loro placement anche solo un mese prima della partenza, io sono stata "addottata" a marzo, più di quattro mesi prima della partenza.
Difatti ho già avuto modo di contattare la mia host-family tramite mail e di vederla via Skype.
La mia HF è composta essenzialmente da lui, lei, un'exchange student svizzera e due cani ("licky dogs"). Si chiamano Barb e Daryl, mentre l'altra exchange student che è li da fine gennaio si chiama Vivien e parla tedesco (chissà se riuscirò a sfoderare le mie conoscenze...).
Tutta questa bella gente (cani compresi) vive a Yarrawonga, un piccolo paese di circa 6000/7000 abitanti che, stando a Google Earth, dista 5.125 km da Milano, abbastanza vicino a casa mia. La località turistica di Yarrawonga si trova al confine tra lo stato del Victoria e quello del New South Wales, sulle rive del rinomato lago Mulwala (no, ok, non è famoso, ma volevo dare un non so che di poetico alla descrizione).

Una volta laggiù, frequenterò una delle due scuole del paese (sii, scuola a luglio!), quella pubblica, che si chiama P-12 College, o qualcosa di simile. Mi è stato detto che la scuola è abbastanza vicina a casa, difatti, quando non farà troppo freddo come a luglio, io e Vivien ci potremo andare a piedi o in bici, come delle vere atlete.
A parte ciò non so molto altro, ma va benissimo così, il resto lo scoprirò io, giorno dopo giorno.

Oggi ho deciso di risparmiarvi la parte più emotiva del post perché in questo momento sto provando talmente tante emozioni diverse che vanno, vengono, scappano, si sovrappongono e cambiano, che non riuscirei a metterle per iscritto senza diventare confusionaria.

Ci sentiamo presto (domani si parte per Londra!).

Giada


Un mese di attesa e tanta tanta ansia

(scritto il 14 giugno)

Ieri mi sono piacevolmente accorta che manca esattamente un mese alla mia partenza.  C'è un sacco di cose che voglio fare prima di partire, ma allo stesso tempo mi sembra di avere troppo poco tempo per farle. Mi sento strana. Sono molto felice di partire, e ho intenzione di gustarmi ogni istante dei prossimi mesi, cercando di non pensare troppo, di dire di si e buttarmi in nuove cose senza dare troppo peso ai 'se' ed ai 'ma'.. Che importa se sono stanca, triste o giù di morale? Prometto che cercherò di prendere al volo ogni opportunità che mi verrà offerta, che ne abbia voglia o meno. Chissà cosa può succedere, anche solo accettando di andare a fare un giro al parco vicino a casa?

Voglio addormentarmi ogni sera con la consapevolezza che non ho sprecato niente e che ho dato il massimo durante la giornata. So già che ci saranno 'giorni no', in cui probabilmente l'ultima cosa che vorrei fare sarà uscire di casa, socializzare con persone che conosco da poco e che non parlano la mia stessa lingua, ma non mi importa! Ci saranno anche 'giorni sì', e dovrò imparare a valorizzare quelli, dai quali prendere forza per affrontare i momenti più bui.  

Ce la farò? Non ne ho idea.
Ci proverò? Ogni singolo giorno. 

Giada